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Che cos’è l’EMDR?

L’EMDR (dall’inglese Eye Movement Desensitization and ReprocessingDesensibilizzazione e Rielaborazione attraverso i Movimenti Oculari) è un approccio terapeutico utilizzato per il trattamento del trauma e di problematiche legate allo stress.

Quest’approccio è basato sull’assunto che un’esperienza traumatica non elaborata, grande o piccola, porti a ripercussioni sulla salute psichica e fisica dell’individuo.

Scopo dell’EMDR è quello di consentire all’individuo di elaborare correttamente il ricordo del trauma e, di conseguenza, eliminare le sue ripercussioni sul presente.

Durante le sedute di Emdr il paziente segue con gli occhi le dita del terapeuta, compiendo un movimento simile a quello del sonno Rem. Grazie a tali movimenti oculari guidati, si attiva la stimolazione bilaterale del cervello che favorisce la naturale capacità di elaborare le informazioni, andando a spegnere la carica emotiva negativa del ricordo traumatico.  

Dopo una o più sedute di EMDR, i ricordi disturbanti legati all’evento traumatico vengono rielaborati. Il cambiamento è molto rapido, indipendentemente dagli anni che sono passati dall’evento.

Tale processo accorcia i tempi della terapia e la rende ideale in casi di emergenza al punto che nel 2013 l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) l’ha riconosciuta quale metodo elettivo nella risoluzione dei disturbi da stress post-traumatico (Ptsd). In Italia è già stata utilizzata con successo in circostanze drammatiche come il crollo del Ponte Morandi o il terremoto dell’Aquila, durante la pandemia da covid-19 e per accogliere i rifugiati ucraini in fuga dalla guerra.

Oggi è riconosciuto come metodo evidence based per il trattamento dei disturbi post traumatici, approvato, tra gli altri, dall’American Psychological Association (1998-2002), dall’American Psychiatric Association (2004), dall’International Society for Traumatic Stress Studies (2010) e dal nostro Ministero della salute nel 2003.

 

 

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Come funziona?

L’Emdr è un trattamento psicoterapeutico che facilita la risoluzione di sintomi e del disagio emotivo conseguenti a esperienze traumatiche. Per fare ciò, non opera direttamente sui sintomi, bensì sul ricordo del trauma a cui i sintomi sono legati.

Esso si basa sulla teoria secondo cui i disturbi derivanti da un trauma o da eventi particolarmente stressanti siano il risultato di una non elaborazione o di una elaborazione non corretta, della grossa mole di informazioni (pensieri, emozioni, sensazioni fisiche) ricevute dall’individuo durante il trauma o l’evento stressante.

 Molto spesso, infatti, la mancata elaborazione dell’evento passato, si ripercuote sulla vita presente della persona, attivando le stesse emozioni negative in presenza di un “trigger” cioè ogni qualvolta si ripresenti una situazione che abbia caratteristiche simili all’evento passato.

Per esempio: se da bambino i miei genitori mi trascuravano e questo ha generato in me la convinzione errata di essere poco importante, da adulto potrei non  riuscire a lasciare un partner anaffettivo perchè sentirò le sue carenze come giustificate dal mio poco valore.

A questo proposito, l’EMDR si pone l’obiettivo di ridurre la sofferenza dell’individuo, consentendo una rielaborazione corretta di informazioni,  con conseguenze positive su pensieri, sensazioni ed emozioni collegate all’evento passato (traumatico o stressante) al fine di migliorare le sue capacità (emotive ed analitiche) di interpretare ed affrontare il momento presente.

 

Quali traumi vengono trattati?

Esistono due tipi di Traumi.

  • “Traumi con la T maiuscola” che mettono a rischio la vita o l’integrità fisica della persona (incidenti gravi, lutti, calamità naturali come alluvioni e  terremoti) e possono causare problemi di salute mentale e segni di grave disagio riconducibili al Disturbo Post-Traumatico da Stress (inclusi incubi, ansia, aggressività o depressione). Questi traumi rispondono molto bene alla terapia Emdr, anche con poche sedute. 
  • “Traumi con la t minuscola” che rappresentano episodi per certi aspetti più comuni e ricorrenti nella storia della persona. Solitamente si tratta di ricordi dell’infanzia che hanno creato delle ferite interne originate da traumi relazionali con le figure di attaccamento, genitori o altre figure significative e causano sintomi quali ansia, vulnerabilità emotiva, somatizzazione o problemi di relazione. Questi disturbi, all’apparenza meno gravi, richiedono più sedute e un supplemento di interventi accanto all’Emdr.

L’EMDR è un approccio globale che può essere applicato non solo al Disturbo Post Traumatico da Stress, ma anche ad altri disturbi derivanti da traumi relazionali o da storie familiari disfunzionali come: disturbi alimentari, disturbi del sonno, disturbi d’ansia, disturbi psicosomatici, disturbi dell’umore, malattie croniche, lutti irrisolti, dipendenze.

 

Come si svolge una seduta di EMDR?

Il trattamento con EMDR si articola in diverse fasi che verranno di seguito brevemente riassunte.

La prima fase del trattamento con EMDR prevede l’esecuzione di un’attenta e approfondita anamnesi cui deve seguire l’elaborazione di un piano terapeutico adeguato. In questa fase, identificheremo l’evento o gli eventi traumatici e stressanti, causa dei disturbi e delle difficoltà che si intende superare. Se sussistono le condizioni per procedere nell’uso della tecnica, ti spiegherò tutti i passaggi che andremo a fare e raccoglierò ogni eventuale dubbio, timore o perplessità tu abbia in merito al percorso.

Solo quando otterremo un quadro chiaro e completo degli obiettivi da raggiungere e dei ricordi su cui andare a lavorare, si potrà cominciare con il lavoro di elaborazione, attraverso la stimolazione bilaterale.

Lo scopo sarà quello di ottenere una ristrutturazione cognitiva dell’evento traumatico o stressante affinchè pensieri, emozioni e sintomi fisici evolvano in una direzione positiva e funzionale, andando a migliorare la qualità della vita sotto molteplici aspetti. 

 

Quante sedute di EMDR occorrono?

Il numero di sedute necessarie per risolvere i disturbi connessi a eventi traumatici e stressanti può variare di molto da persona a persona, poiché ogni soggetto ha una storia personale (costellata da un numero maggiore o minore di eventi negativi) e reagisce in maniera diversa e strettamente individuale al trattamento con EMDR.

 

Ci sono effetti collaterali in seguito alla seduta di EMDR?

L’impiego dell’EMDR pare non generare effetti collaterali negli individui che vi si sottopongono. Tuttavia, alcune persone possono riportare stanchezza durante e dopo la seduta o l’aumento temporaneo della sensazione di disagio prima della sua scomparsa definitiva, che avviene al termine del lavoro sul ricordo.

Al contrario, un trauma irrisolto porterebbe a vivere continuamente un disagio che altrimenti non verrebbe mai eliminato.

 

Durata e Costi
In genere, la frequenza prevede un incontro a settimana per poi diradare gradualmente le sedute in relazione allo stato di benessere della persona. Ogni incontro ha la durata di 50 minuti e il costo di 70 Euro.

Barbara Marrone Psicologa Psicoterapeuta EMDR Napoli